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ALL’OMBRA DEI BONUS

Ormai calano come tende

Se ai nostri politici piace rappresentarci come un popolo che di tutto ha bisogno, potremmo dire “non autosufficiente”, è poi ovvio che passino le giornate a inventarsi innumerevoli bizzarrie volte ad agevolare ogni tipologia sociale di cittadino. Fatto questo, però, si dimenticano di ringraziare quegli onesti e stoici lavoratori che tali ‘omaggi’ di Stato sono costretti poi a pagare. È stata inventata una pletora di bonus e super bonus, e se fate una ricerca accurata ne rimarrete a bocca aperta. A furia di barare, però, qualcuno si accorge che questo metodo ci indirizza alla meta sbagliata: si potevano tagliare tasse e costo del lavoro ma si è preferito regalare, ovvero sprecare. Oggi chi lavora e ha salario sta reagendo con sospetto, così da capire che stringi stringi i bonus non sono null’altro che dei malus. Diciamola tutta: uno Stato che age-vola la vita di alcune categorie di cittadini alla faccia di chi si suda la paga è, di fatto, uno Stato perdente. Ogni punto in più nei gradimenti elettorali, che i partiti pro bonus vedono aumentare, è merito di chi si sveglia la mattina per andare a faticare. Tutto questo è vergognoso. Ai tempi del buon Lauro ‘re’ di Napoli, si prometteva una scarpa nell’immediato e l’altra dopo le elezioni. Oggi la classe dirigente di questo Paese ha pensato bene di superare la falsa magnanimità del politico d’altri tempi, regalando tutto, tanto e subito. Qualcuno è a conoscenza dell’ultimo affare, ossia il bonus tende? È importante, dicono. Serve a proteggersi dal sole. Giusto. Le tende sono utili per mitigare i raggi ultravioletti o per ritemprarsi in stanze oscurate. Con il bonus in questione si usufruisce del 50 e 50 con un tetto massimo di 60mila euro. Visto che una roba tira l’altra, con tutta quest’ombra di risulta si andrà poi ad attivare il bonus termosifoni (esiste pure quello). A questo punto è chiaro che la nostra Italia si fa grande con gli slogan, si crede moderna, ma alla fine risulta nient’altro che populista. Consiglio per l’estate: bonus pinne, fucile e occhiali. Vale qualche punto di gradimento in più. Manca invece una convenzione tra Stato e farmacie per regalare un antiacido a chi possiede una partita Iva, chissà che i princìpi attivi fermino la voglia di nausea.

Matteo Grossi

LA RAGIONE