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ASSURDA MANCANZA

I taxi non si trovano – 

Sarà ricordata come un’estate da sudare. Lo si capisce dal modo in cui le principali città italiane accolgono i loro turisti già in bassa stagione. Prendiamo come esempio Roma, perché è la Capitale e perché accoglie più visitatori. In queste ore nella piazza dei Cinquecento, all’uscita della stazione Termini, una lunga fila composta e silenziosa fa pensare che ci sia il firma copie di un grande scrittore e invece è la coda per accaparrarsi un taxi. E siamo soltanto all’inizio dell’estate, tenuto conto che Assoturismo-Confesercenti prevede oltre 210 milioni di presenze in Italia (+6,2% rispetto all’anno scorso).
Mentre la Corte di giustizia europea ritiene che limitare le licenze sia illegittimo, i sindacati rispondono che il problema non si risolve aumentando i taxi ma incrementando i doppi turni. È buona cosa ricordare, sia al datore di lavoro sia ai sindacati, che il taxi – in quanto mezzo di trasporto pubblico locale – non può essere guidato per più di 9 ore al giorno. Tuttavia, con la nuova ordinanza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, i tassisti che finiscono il proprio turno possono continuare a far circolare la propria vettura per altre 7 ore con un altro guidatore. Peccato che si parli soltanto di grosso modo mille vetture in più. A Milano, invece, l’iniziativa neppure ha dato frutti. Questo è il risultato di una politica che ha deciso di darsi per vinta in nome e per conto di una congrega che si sente intoccabile, al di sopra delle leggi e a detrimen- to di milioni di cittadini. «Proteggere il guadagno dei tassisti a scapito dei consumatori non è accettabile» ha sentenziato la Corte europea. Chi ha memoria ricorderà che la scorsa estate, a Roma, contro i piani dell’allora primo ministro Mario Draghi per liberalizzare il settore, Giorgia Meloni e i partiti oggi nella sua colazione di governo si schierarono durante le proteste dalla parte dei tassisti, di fatto bloccando ogni tentativo di riforma.
A essere in ritardo o assenti non sono i taxi ma il governo. Mi chiedo se esista una forza politica che crede convintamente che aumentare la concorrenza serva a dar vita a una sana competizione. Se c’è, si faccia sentire e spieghi con parole semplici quanto potremmo guadagnare in servizi e innovazione. Prossimamente verranno presentate le auto-taxi volanti alle Olimpiadi invernali del 2026, ma per il momento muniamoci di comode scarpe per raggiungere le attrazioni turistiche.

Matteo Grossi

Scritto per La Ragione