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BENI ABBANDONATI

Nel nostro Paese, spesso al centro delle città, il patrimonio pubblico dismesso ha un valore economico enorme. Venderlo serve a soffocare il debito pubblico, se lo si abbandona il rischio è quello di ossigenarlo.
Sono all’incirca 1.500 le caserme dismesse all’indomani dell’abolizione della leva militare obbligatoria e da allora, sebbene possano costituire un’occasione per la riqualificazione urbanistica del territorio, sono costrette al degrado e all’obsolescenza. ‘Merito’ dei vincoli urbanistici che non permettono il loro sfruttamento commerciale. Dovevano essere riconvertite ma, a causa delle insicurezze dei governi, han finito per ‘addormentarsi’.
Nei Paesi Bassi invece non sonnecchiano.
Un interessante progetto voluto dal Comune di Ede ha recuperato il centro di addestramento militare dell’esercito olandese trasformandolo in un open space multipiano con abitazioni, uffici, spazi commerciali e servizi collettivi. Un altro esempio virtuoso è rappresentato dall’insonnia del quartiere di Vauban a Friburgo, in Germania: al posto di una caserma è sorto un quartiere con una cura particolare al risparmio energetico e alla mobilità pubblica che ha fatto sì che il 70 per cento dei suoi 5.500 abitanti non possegga un’automobile. Hanno colto l’opportunità per investire e migliorare la situazione ambientale, sociale ed economica. Da noi, invece, in ogni legge di bilancio l’esecutivo di turno inserisce una giostra di liste e ambiziosissimi programmi di vendita, con risultati finora alquanto modesti se non addirittura assenti.
Le nostre città hanno enormi possibilità di sviluppo nell’immediato futuro, senza rubare un metro quadro di territorio agricolo ma solo recuperando aree militari. Per lo Stato la riconversione sarebbe una fonte di guadagno; nella situazione attuale il cittadino paga invece doppio il prezzo per la mancata visione politica: per mantenere le strutture inutilizzate e a causa del mancato aumento del valore dei territori dove questi edifici potrebbero essere finalmente ristrutturati. Torniamo ai vincoli. Siamo ancora in balia di leggi inutili e finché al mercato non verranno fatte proposte interessanti, soprattutto in termini di possibilità di sviluppo e riqualificazione, le ex caserme resteranno vuote, abbandonate e sempre più degradate. Se lo Stato vuole vendere deve prima decidere di eliminare diversi passaggi burocratici, altrimenti gli interessati all’acquisto continueranno a fare orecchie da mercante.

Matteo Grossi

Scritto per La Ragione