Altra tegola per il Clir, sconfitto su tutta la linea. Perde in tribunale e paga. Perde i pezzi con i soci che se vanno a gambe levate. E si vede anche spernacchiato in diretta radiofonica dal sindaco (ed ex socio) Matteo Grossi che attacca sul bilancio del Consorzio.
Da IL NUOVO LOMELLINO
di Luca Degrandi
Tre “sberle” che hanno messo in ginocchio un gigante dai piedi d’argilla che voleva mostrare i muscoli, ma che si è ritrovato in braghe di tela, alleggerito di quasi 11mila euro. Il primo “ceffone” è arrivato pochi giorni fa quando l’azienda di Parona si è vista respingere dal Tar il ricorso contro i Comuni di Robbio e Cilavegna.
I due enti “ribelli” avevano appaltato il servizio di igiene ad un’altra società. Una scelta per abbattere i costi e migliorare il servizio ai cittadini. Ma anche un passo che ha fatto imbestialire parte del cda del Clir che ha scelto la via del ricorso al Tar. La bocciatura del Tribunale amministrativo nei confronti del ricorso del Clir è storia recente. Ma non è tutto, infatti il Clir dovrà sborsare anche quasi 12 mila euro per questa battaglia legale finita male. I giudici hanno condannato il Consorzio a pagare 5 mille euro per le spese legali a favore dei Comuni di Robbio e Cilavegna.
Altri 4 mila euro dovranno essere versati alla ditta Sangalli, che da alcuni mesi, dopo essersi aggiudicata il bando, sta svolgendo il servizio di raccolta rifiuti presso i due Comuni. Infine mille e 500 euro spettano alla ditta Helix ambiente, la società cooperativa che aveva partecipato al bando di gara. Per il Clir si tratta di una sconfitta su tutto il fronte.
Ed è stata anche una lezione imparata dal “parlamentino” composto dai sindaci di Mortara, Breme, Nicorvo, Parona, Mede, Cozzo, Sartirana e Dorno, che si è riunito lunedì sera. Tra i punti in discussione c’era l’ipotesi di una nuova azione legale. Sul tavolo la possibilità di querelare il sindaco di Sant’Angelo che nel corso di una trasmissione radiofonica aveva definito il bilancio del Clir come “falsato”. L’ascia di guerra è stata però (momentaneamente) sepolta.
“Lasciamo perdere gli avvocati – spiega Marco Facchinotti – però è chiaro che si tratta di dichiarazioni gravi e pesanti. L’invito rivolto a tutti è quello di moderare i termini. E’ giusto lamentarsi del servizio quando c’è qualcosa che non va, ma insinuare cose gravi sul bilancio è troppo. La nostra proposta al consiglio di amministrazione è di inviare una lettera che vuole essere un’ammonizione, ma anche un consiglio. E’ interesse di tutti collaborare per migliorare la qualità del servizio”.
Di questo c’è veramente molto bisogno. La raccolta porta a porta, così com’è oggi, fa acqua da tutte le parti. “Ovviamente abbiamo parlato anche di questo – conclude il sindaco – e tra le proposte c’è quella di introdurre un terzo turno serale per la raccolta del verde. Ci dovranno essere degli accordi sindacali, ma l’obiettivo finale è quello chi far circolare i mezzi per la raccolta degli sfalci anche dalle 18 all’una di notte”. Ma il problema vero è che il Clir svolge la raccolta del verde per quasi 40 Comuni con solo 6 mezzi.
“A questo si aggiunge – puntualizza Marco Facchinotti – il problema dei soliti incivili che buttano di tutto e di più nei cassonetti del verde. Ciò ne impedisce il corretto svuotamento e provoca costi aggiuntivi per lo smaltimento”.