Da IL NUOVO LOMELLINO
di Vittorio Testa
SANT’ANGELO
Detto, fatto. Matteo Grossi si era fatto carico di portare il caso dei “figli delle istituzioni” in Senato e ha mantenuto la promessa.
Lo scorso 26 marzo, Grossi è stato ricevuto dal senatore ed ex ministro Maurizio Gasparri che porterà a palazzo Madama la spinosa questioni dei “figli del sindaco”. Ed è stato proprio il sindaco di Sant’Angelo a guidare la rivolta delle fasce tricolori quando ha realizzato che il bilancio del proprio Comune è letteralmente strangolato dai costi legati al mantenimento dei minori in affido. Il Comune guidato da Grossi ha un bilancio di poco superiore al milione di euro e in 3 anni ha pagato 280mila euro per mantenere 3 minori. 110 euro al giorno per bambino, 330 euro al giorno in totale. L’onere da pagare è dunque superiore ai 90mila annui: un decimo mal contato del bilancio comunale.
“Ho portato all’attenzione di Maurizio Gasparri il problema che affligge Sant’Angelo e una miriade di Comuni sparsi per lo Stivale. – commenta Matteo Grossi – Sono rientrato con la rassicurazione che il caso sarà oggetto di una interrogazione che lo stesso Gasparri presenterà in aula al Senato”.
Una promessa che certo non risolve i problemi dei piccoli Comuni, ma che apre spiragli in un orizzonte sempre più nero. E per cercare di fare pressione sul governo a trazione giallo-verde, Grossi ha preparato il testo di una mozione da inviare ai Comuni della Provincia: il testo che passerà al voto dei consigli comunali impegnerà il Ministero degli Interni, guidato proprio da Matteo Salvini, a farsi carico del mantenimento dei minori in affido ai Comuni.
Una battaglia, quella di Grossi, che si preannuncia lunga. Ma l’onda lunga della protesta (e della proposta) potrebbe arrivare a Roma sospinta dal vento dei Comuni pavesi che aderiranno alla mozione consigliare.