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LA NATURA ASSAI MAL RAPPRESENTATA

Perché la politica deve mandare pseudo politici in tv durante le discussioni scientifiche? E perché i conduttori televisivi si inchinano ad averli? Capita spesso di buttarmi su “4 hotel” oppure su “4 ristoranti”. Bruno Barbieri e Alessandro Borghese hanno il merito di distrarci ma anche quello di averci preparati a contestare chi ci vuole affittare la casa della zia come B&B o spacciarci per anatra al forno l’oca acquistata al consorzio rionale. Poi cambi canale e scopri che a spiegare ed emettere sentenze all’ingrosso sulla frana della Marmolada sia Daniela Santanche (famosa arrampicatrice). Un po’ come l’onorevole Biancofiore che, tirando a caso, rispose a un giornalista de “Le Iene” che la Rivoluzione francese è datata 1781 (come aveva scritto in una sua interrogazione parlamentare). E viene da chiederti quali competenze abbiano gli ospiti che tutti i giorni siedono nei salotti delle reti tv pubbliche e private.
Piero Angela e suo figlio Alberto (autori di libri magnifici e a loro modo visionari) saprebbero raccontarci com’è nato il Parlamento italiano e mostrarci anche tutti gli angoli più nascosti di Camera e Senato con curiosità e aneddoti ignoti a quegli stessi che per anni hanno solcato il cosiddetto Transatlantico. Non dimentichiamoci poi del meteorologo Luca Mercalli, che con grandissima umiltà ci avverte degli eventi atmosferici mondiali che potrebbero toccarci nei prossimi secoli. Però in tv ci sembra un omone insicuro di sé. Meno male che l’intelligenza non si fa rappresentare dall’aspetto.

Matteo Grossi

Scritto per La Ragione