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LOTTERIA, AUTOVELOX, EVASIONE

Com’è possibile che siamo giunti a un punto in cui – per far rispettare leggi, decreti e regolamenti – si debbano inventare sistemi assurdi di gratificazioni e premi in danaro? Siamo partiti alcuni decenni fa a premiare i figli che studiavano – acquistando loro la bicicletta o il motorino – e siamo arrivati ai giorni nostri in cui un sindaco escogita (aggirando per giunta una norma) una gratifica fatta di sconti per coloro che dividono per benino i rifiuti urbani, così il Comune risulterà più green degli altri.
Ricompensare chi fa il proprio dovere civico non è una moda soltanto italiana. A Stoccolma, grazie a un autovelox, si può riscuotere un premio in danaro se si tiene a bada il piede sull’acceleratore. Si chiama “Speed Camera Lottery” e il suo compito è quello di registrare tutte le targhe dei mezzi che transitano in quel tratto di strada: chi oltrepassa il limite di velocità riceverà la ovvia sanzione; chi invece rispetta il limite partecipa a una lotteria il cui montepremi sarà tanto più alto quante più sanzioni verranno registrate. In Italia una lotteria del genere non funzionerebbe poiché le multe le pagano in pochi, meno della metà degli automobilisti sanzionati (e al Sud la percentuale scende addirittura a un terzo). Ma per loro ci sono altri premi: i condoni. Sarebbe tuttavia utile convincere le nuove generazioni che nella vita non tutto dev’essere perdonato. Le regole chiedono di essere rispettate e non sono disposte a scendere a compromessi.

Matteo Grossi

Scritto su La Ragione