Proposte parlamentari bislacche e iniziative che non saranno mai legge –
Abbiamo salutato un anno durante il quale deputati e senatori hanno depositato in Parlamento 730 proposte di legge, di cui soltanto 12 (pari all’1,5%) sono state poi definitivamente approvate. Molte iniziative hanno peraltro attirato l’attenzione per la loro originalità, suscitando talvolta dibattiti e curiosità.
Se durante le legislature precedenti il Movimento 5 Stelle aveva proposto la “Giornata nazionale per la celebrazione delle donne protagoniste del mondo del fumetto”, nel luglio dello scorso anno la deputata Carmen Di Lauro – insieme ai colleghi Susanna Cherchi e Marco Pellegrini – ha depositato una proposta per istituire la “Giornata nazionale dell’eco-spiritualità”. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere nel Paese una sensibilità che unisca la spiritualità con la consapevolezza ecologica, ispirandosi all’idea di un legame profondo fra l’essere umano e la natura.
Fratelli d’Italia vorrebbe invece che venisse istituita la “Giornata nazionale del panettone” al fine di celebrare uno dei dolci simbolo della tradizione culinaria italiana (è sempre così: anche in Parlamento il pandoro non se lo fila nessuno). E che dire della valorizzazione del lievito madre sostenuta dal deputato leghista Eugenio Zoffili? Fra torte, biscotti e frolle ne potrebbe venir fuori la “Giornata nazionale della glicemia”… È anch’essa un parto della fantasia leghista la proposta di una “Giornata nazionale dedicata al calendario gregoriano” ma l’iniziativa è stata poco apprezzata, divenendo in breve un facile bersaglio della satira.
Chissà perché, è apparsa fin troppo tecnica e distante dalle preoccupazioni quotidiane degli italiani, confermando curiosamente l’idea che i parlamentari amino soffermarsi su temi minori quando non del tutto inutili.
A proposito, nei mesi scorsi aveva fatto discutere anche una proposta di riforma costituzionale per cambiare il nome della Camera dei deputati in “Camera delle deputate e dei deputati”. A presentarla sono stati i deputati del Partito democratico Gian Antonio Girelli e Sara Ferrari, ma la coppia di legislatori non è riuscita a convincere nemmeno tutti i parlamentari del proprio gruppo… E’ invece tornata alla ribalta la proposta di legge di Fratelli d’Italia per istituire la “Giornata nazionale della scrittura a mano”. Ma è roba da attempati, in quanto fa riferimento a quella istituita nel 1977 negli Stati Uniti dalla National Handwriting Association (Nha) al fine di celebrare la pratica della scrittura a mano in un’epoca in cui gli insegnanti iniziavano a paventare che l’arte della calligrafia stesse per eclissarsi, lasciando il posto alle macchine da scrivere e alle sempre più diffuse telescriventi.
L’anno che ci siamo lasciati alle spalle non verrà certo ricordato dai posteri per le tante proposte di legge, fra il surreale e l’inutile, presentate in Parlamento. Quanto a noi, vorremmo proporre semplicemente un costume più sobrio e concreto da parte dei nostri legislatori.
Matteo Grossi
Scritto per La Ragione