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MINORI IN AFFIDO, COMUNI A RISCHIO BANCAROTTA. MATTEO GROSSI PREPARA UNA MOZIONE E INVITA L’ASSESSORE PAOLA BALDIN A ROMA DA GASPARRI

Da IL NUOVO LOMELLINO

L’unione fa la forza. E sull’antico adagio Matteo Grossi, sindaco di Sant’Angelo, prova a “fare rete” tra i municipi messi in crisi dai costi del mantenimento dei minori in affido. Una vera e propria piaga economica per le amministrazioni comunali. Soprattutto per quelle più piccole.

“A partire dalla prossima settimana da Sant’Angelo partirà una mozione per tutti i Comuni pavesi che riguarderà i minori mantenuti con i quattrini delle casse comunali. – anticipa Matteo Grossi – Il testo inviterà i consigli comunali a votare affinché le rette delle strutture di accoglienza vengano pagate dallo Stato, nella fattispecie dal Ministero dell’Interno”. E lunedì prossimo, 25 marzo, il sindaco di Sant’Angelo sarà nuovamente a Roma per illustrare nuovamente il problema dei “figli delle istituzioni” al senatore forzista Maurizio Gasparri che si è già detto disponibile a presentare un’interrogazione al Senato, un testo destinato a diventare una vera e propria “mozione nazionale” a beneficio di tutti i comuni dello Stivale.

L’argomento vede il sindaco di Sant’Angelo impegnato già dal suo insediamento, quando ha dovuto fare i conti con i costi a bilancio per il mantenimento quotidiano dei minori. E l’anno scorso il caso finì in parlamento quando il senatore pavese ex M5S Luis Alberto Orellana e il deputato Daniele Capezzone portarono la questione nelle rispettive aule. “Con Gasparri i contatti sono già avviati, ci siamo accordati telefonicamente per proseguire la battaglia iniziata nel 2016. – aggiunge il sindaco – Siamo davanti ad una situazione davvero pericolosa per le finanze dei nostri Comuni, una piaga costosissima che rischia di mandarci in fallimento. E già con Maurizio Gasparri mi sono incontrato più volte, anche alla presenza di Renato Brunetti, ma ora l’ho sentito più motivato tanto che mi ha invitato nuovamente a Roma per riprendere la protesta… e la proposta!”.

Il “caso” è ritornato d’attualità grazie a Mortara: durante l’ultimo consiglio comunale l’assessore ai Servizi sociali, la leghista Paola Baldin, ha snocciolato le cifre del bilancio mortarese. Mortara paga 300mila euro all’anno per mantenere 9 minori. “Siamo sempre davanti alla solita cifra di 100 euro al giorno, è oggettivamente troppo. – prosegue Matteo Grossi – Con la sua denuncia mi sento meno solo e questo rafforza il mio impegno, ma non si può aprire e chiudere questo discorso all’interno del consiglio comunale. Bisogna passare dalle parole ai fatti: l’assessore Baldin si faccia sentire dal suo partito che sta governando il Paese, i cittadini possono certamente esprimerle solidarietà e non di certo aiutarla a risolvere il problema. Va benissimo la denuncia, ma ora è il caso di mettere in pratica la volontà di sistemare la questione: venga a Roma con me!”. Sant’Angelo ha un bilancio di poco superiore al milione di euro e in 3 anni ha pagato 280mila euro per mantenere 3 minori. 110 euro al giorno per bambino, 330 euro al giorno. L’onere da pagare è dunque superiore ai 90mila annui: un decimo mal contato del bilancio comunale.

Una proporzione che vede Sant’Angelo nettamente penalizzato rispetto a Mortara: se l’assessore Baldin avesse dovuto impegnare un decimo del bilancio comunale per mantenere i minori avrebbe dovuto cacciare, in base alla previsione di bilancio 2018, la bellezza di un milione e 400mila euro. Altro che i 300mila che effettivamente si trova a pagare!