Giovani e lavoro –
Molti giovani non cercano più il posto fisso. Vorrebbero semmai un lavoro capace di valorizzare i loro talenti, che assicuri delle vere occasioni di crescita e sia in grado di armonizzare la vita professione con quella privata. Ormai ad attrarli non è più la sicurezza di poter ricevere sempre lo stesso stipendio, a cadenza mensile e fino alla pensione. La nuova tendenza è decisamente più ambiziosa: quella di cercare un impiego in contesti dinamici che possano garantire una crescita professionale ed economica. Nulla di male, anzi. La competizione nel mondo del mercato è la ricetta economica perfetta per creare ricchezza, dacché stimola al continuo progresso. Anziché incoraggiare i giovani nella scelta consapevole di un percorso lavorativo faticoso ma in linea coi propri sogni, il ministro per la Pubblica amministrazione Zangrillo ha invece escogitato una campagna di promozione dell’impiego pubblico che guarda a un passato fatto di carriere immobili, senza particolari stimoli. Nello spot patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri la testimonial Orietta Berti così si rivolge all’architetto del Municipio: «Ciao Lucia, come va con il posto fisso nella Pubblica amministrazione?». La risposta è imbarazzante: «Più che un posto fisso, un posto figo!». I commenti di chi ha visto lo spot fanno pensare tutt’altro: nella testa dei giovani la competizione nel mercato del lavoro è aperta, alla ricerca di un reddito senza protezione ma decisamente più appagante.
Matteo Grossi
Scritto per La Ragione