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SANT’ANGELO VUOLE DIVENTARE “PICCOLO COMUNE AMICO”

Da IL PUNTO

Per l’occasione è stata rinnovata la chiesa di San Rocco.Salessi Nia: “E’ il nostro fiore all’occhiello”

Sant’Angelo Lomellina prosegue nella sua opera di valorizzazione del territorio.A questo proposito l’Amministrazione comunale ha deciso di partecipare ad un concorso promulgato dal Codacons. Il progetto, prodotto da Codacons, nasce per favorire la valorizzazione dei piccoli Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti e per diffondere la cultura e promuovere la valorizzazione delle piccole realtà locali italiane. Nei 5.567 Comuni italiani come meno di 5.000 abitanti si produce il 92% dei prodotti di origine protetta (Dop, e di Indicazione di origine protetta Igp), ed il 79% dei vini italiani più pregiati. Il Premio Piccolo Comune Amico” nasce con l’idea di individuare e premiare 25 Comuni che ospitano le eccellenze del territorio italiano, ed è suddiviso in 5 categorie: Agroalimentare, dedicata a 5 Comuni dei quali si sono distinte aziende, mercati, commercianti e produttori di eccellenze agroalimentari; Artigiano, che premierà 5 Comuni nei quali trovano spazio aziende artigiane e piccoli punti di commercio artigianale; Cultura, Arte e Storia riguarda invece i Comuni che abbiano dato voce alle proprie specificità culturali; Innovazione sociale, dedicata alle aziende che valorizzano le proprie risorse interne ed Economia circolare dedicata a chi promuove progetti di economia ecosostenibile.
Per farlo Sant’Angelo Lomellina ha pensato di dare nuovo smalto ad una delle eccellenze del suo territorio, ovvero la chiesa di San Rocco.
L’assessore alla Cultura, Katherine Salessi Nia spiega così l’idea: “partecipiamo per la categoria Cultura; Arte e Storia in quanto vogliamo rimettere in risalto uno dei fiori all’occhiello della nostra Comunità: la Chiesa di San Rocco.
La nostra chiesa si trova appena fuori dall’abitato ed esisteva già nel secolo XI come chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie e come asilo aperto giorno e notte per i pellegrini che transitavano sulla Via Francigena. le pareti interne sono completamente affrescate, ciò rappresenta un esempio unico nel territorio Lomellino. Gli affreschi sono attribuiti a più artisti quattrocenteschi e cinquecenteschi, di scuola vercellese e mortarese, ma a tutt’oggi ignoti. Fanno eccezione i dipinti a firma di Tomasino da Mortara, in data 1500”.
Sulla stessa lunghezza d’onda in Sindaco Matteo Grossi: “per l’occasione abbiamo voluto investire in immagine sostituendo le vecchie sedie in legno con sedie trasparenti affinché chi la visita non abbia più quell’impatto visivo che non permette di godere appieno la bellezza degli affreschi, la trasparenza della sedia, infatti, esalta la storicità là dove il gusto incontra il sapere. Per questo abbiamo acquistato 80 sedie trasparenti in policarbonato, ovviamente ignifughe e certificate. Il connubio tra antico e moderno è piaciuto molto ai santangelesi e crediamo sia la soluzione giusta per un giusto ammodernamento. Le stesse sedie si possono trovare nella ex chiesa della S.S. Trinità di Quaragneto in provincia di Alessandria, appena restaurata per mano della mortarese Daniela Bio, e nella prestigiosa Sala della Madre Perla sita all’interno della Custodia di Terra Santa di Gerusalemme.