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SCOPPIO E MOTORI ELETTRICI

Talora è il buon senso a prendere fuoco

I veicoli elettrici sono più a rischio incendio di quelli tradizionali? Al momento i dati ci dicono che risulterebbero più pericolosi quelli a benzina e diesel. Proprio in Svezia, dove le auto elettriche sono più diffuse che nel resto d’Europa, la Swedish Civil Contingencies Agency – responsabile delle questioni riguardanti la protezione civile, la sicurezza pubblica e la gestione delle emergenze, nonché autorità amministrativa che opera sotto il Ministero della Giustizia – ha pubblicato un report nel quale stima che nel 2022 soltanto lo 0,004 per cento di oltre 600 mila veicoli elettrici in uso nel territorio svedese è stato coinvolto in un incendio di qualche tipo, contro lo 0,08 per cento di quelli alimentati a combustione. Conseguentemente, questi ultimi hanno rilevato una plausibilità di incendio maggiore di venti volte.
Da altri studi internazionali è emerso che il problema principale, in termini di rischio d’incendio per i veicoli elettrici, risiede nel fatto che le batterie agli ioni di litio possono in circostanze del tutto eccezionali presentare un immediato sviluppo della temperatura, con una sorta di reazione a catena che porta alla rottura dell’equilibrio termico del sistema e alla distruzione completa delle batterie e della vettura. Il flusso di ioni di litio è infatti in grado di surriscaldare la batteria fino a produrre gas che possono portare al suo incendio se non addirittura alla sua esplosione. Per i soccorritori lo spegnimento e la messa in sicurezza presentano maggiori complicazioni rispetto a una vettura ‘normale’. Non si tratta necessariamente di un intervento più pericoloso dal punto di vista dell’incendio e dell’esplosione, dato che su molti modelli non è presente alcun serbatoio di combustibili liquidi o gassosi. L’unica difficoltà sta nell’individuare dove sia stato installato il corpo batterie, dal momento che ogni casa automobilistica li monta in posti diversi.
Sarebbe opportuno che le stesse case automobilistiche si mettessero d’accordo per standardizzare il posizionamento del corpo batterie al fine di agevolare e rendere più sicuro l’intervento tecnico urgente degli operatori del soccorso.

Matteo Grossi
Scritto per La Ragione