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SPACCIATORI PRESI NELLE LORO TANE

Sgominato market della droga “frequentato” da tanti giovani

SANT’ANGELO

Da IL GIORNO
di Stefano Zanette

Un altro blitz antidroga dei carabinieri nelle campagne, il ventesimo dallo scorso settembre. Nella tarda mattinata di venerdì è scattata infatti l’operazione conclusiva di un’attività d’indagine, iniziata ad aprile, della Compagnia di Vigevano, che ha coinvolto le Stazioni di Mortara, Robbio, San Giorgio, Candia, Zeme e Sartirana Lomellina. Arrestati, in flagranza, per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere, K.A. e M.N., rispettivamente di 27 e 20 anni, entrambi di nazionalità marocchina, senza fissa dimora e irregolari.

Ieri mattina in Tribunale gli arresti sono stati convalidati e i 2 hanno patteggiato condanne, rispettivamente, a 16 e a 14 mesi. Nel corso degli arresti, i militari hanno sequestrato 52 grammi di eroina, 44 grammi di hascisc e 16 grammi di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento, una somma in contanti di 450 euro, ritenuta il guadagno dell’illecita attività di spaccio, e anche una roncola, con una lama di 53 centimetri. Insieme agli arresti, è scattata anche la denuncia, in stato di libertà, per il reato di favoreggiamento, nei confronti di un 30enne di Mortara, segnalato anche come consumatore perché trovato in possesso di 3 grammi di hascisc appena acquistati dai 2 arrestati. L’operazione antidroga dei carabinieri era nata dalle segnalazioni di residenti e agricoltori, che notavano un più che sospetto viavai di giovani nelle campagne di Sant’Angelo, nei pressi della Sp596. I carabinieri hanno così iniziato ad «attenzionare» la zona, estendendo i controlli anche ai territori comunali di Cergnago e Nicorvo. E trovando conferme ai sospetti che l’andirivieni fosse legato allo spaccio di stupefacenti.

Le indagini sono state rese difficili dalla morfologia dell’ambiente, non a caso scelto dagli spacciatori: aperti spazi campestri, senza zone in cui i carabinieri potessero nascondersi per osservare quel che accadeva e ancor più difficilmente potessero intervenire per sorprendere gli spacciatori prima che fuggissero o si liberassero della droga. Studiata però la «rete« di protezione che gli spacciatori si erano costruita attorno e attuate le contromisure, il blitz, che ha visto impiegati 22 carabinieri e 7 auto di servizio, è terminato con gli arresti. Gli ultimi di una lunga serie iniziata a fine settembre e proseguita nei mesi successivi, nei quali sia nel Pavese (a Vistarino, Albuzzano, Cura Carpignano, Vellezzo Bellini, Torre d’Isola e Certosa) che in Oltrepò (a Montù Beccaria, Santa Giuletta, Rivanazzano, Voghera, Redavalle, Casei Gerola e Zenevredo) e in Lomellina (a Garlasco, Parona, Cilavegna e Mede), sempre grazie alle segnalazioni di residenti e soprattutto agricoltori, i carabinieri hanno ripristinato il controllo delle campagne.